Ci sono tecniche che raccontano un'intera filosofia. La ceramica raku, nata in Giappone nel XVI secolo, é una di queste: fuoco, fumo e gesti sapienti trasformano la materia in opere irripetibili. Nei vasi-scultura di Nino Basso, questa antica arte incontra il design contemporaneo, generando pezzi unici capaci di emozionare e arredare con personalità.
Origini giapponesi: tra cerimonia e contemplazione
La parola raku significa "gioia, armonia, piacere della semplicità". Le sue origini sono legate alla cerimonia del tè giapponese, dove ogni oggetto - una tazza, un vassoio, un contenitore - non era soltanto funzionale, ma parte di una esperienza spirituale. La tecnica prevede cotture rapide e interventi diretti sul fuoco, rendendo ogni pezzo unico e irripetibile.
La magia del processo raku
Ciò che rende il raku speciale é il suo processo. Dopo la prima cottura, l'oggetto viene smaltato e reintrodotto nel forno a temperature elevate. Ma é l'estrazione rapida, ancora incandescente, a creare la magia: il pezzo viene posto in contenitori con materiali organici (segatura, foglie, carta) che, bruciando, generano riduzioni e reazioni chimiche inattese. E' in quel momento che nascono craquelé, iridescenze, sfumature metalliche, segni irripetibili di un dialogo tra fuoco, fumo e mano dell'artista.
L'interpretazione di Nino Basso
Nei vaso-scultura di Nino Basso, il raku diventa linguaggio contemporaneo. Forme allungate, profili sensuali e superfici cangianti trasformano la ceramica in poesia materica. Ogni opera racconta un momento irripetibile: il verde laguna che si dissolve in oro, il blu che si intreccia con riflessi rame, il nero profondo che esalta il craquelé. Nessun pezzo é replicabile: sono sculture da vivere ogni giorno, capaci di dare carattere agli spazi.
Unicità che arreda
I vasi raku non sono semplici complementi d'arredo: sono presenze sceniche. In un living moderno diventano punti focali, in un ambiente classico aggiungono un tocco di contemporaneità, in uno studio professionale trasmettono eleganza e distinzione. La loro forza sta nella capacitò di dialogare con lo spazio senza mai essere anonimi.
Perché scegliere un'opera raku
- Perché è un pezzo unico: ogni vaso é irripetibile.
- Perché racchiude un gesto artistico: il fuoco è co-creatore insieme all'arrtista.
- Perché porta con sé una storia millenaria, reinterpretata in chiave contemporanea.
- Perché dona carattere e personalità agli ambienti, diventando subito riconoscibile.
La ceramica raku è un'arte che parla al cuore. Nei vasi-scultura di Nino Basso, questa tradizione si rinnova, trovando forme nuove e sorprendenti. Sono opere che non seguono mode, ma che custodiscono un fascino eterno: quello di un gesto irripetibile, di una materia che si lascia trasformare dal fuoco e di una bellezza che non smette di mutare sotto la luce.
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Autore: Cristina Colonnello